domenica 12 novembre 2006

Il sogno di Lama -La notizia-

Possiamo bene iniziare con...

La notizia
PREMESSA: la storia è scritta in modo che ognuno possa pensare e immaginare la scena che più gli piace, perchè le immagini daranno un'emozione unica e in questo modo potete legare la storia al vostro reale.

Quella stessa sera Lama si recò alla taverna della guarnigione.Era seduto in un angolo insieme ad una compagnia di amici dell'Arma della Signoria, i quali ridevano, scherzavano e bevevano la miglior birre della land direttamente dalle cantine del Signore.

Lama tuttavia sembrava pensieroso, attendeva qualcosa, o qualcuno.
La taverna non era niente di raffinato. Nude pietre si accavallavano l'una sulle altre, sembrava trasudassero umidità da ogni singolo spiraglio.

Il nostro giovane amico ad un tratto si sentì tirare alla casacca così lievemente da pensare fosse semplicemente il vento. Un secondo strattone più forte lo fece abbassare, ai suoi piedi un piccolo essere dalle orecchie a punta. Lama si stropicciò gli occhi incredulo di fronte alla visione, ma l'immagine rimase la stessa, identica.

Una piccola mano tesa portava una pergamena di carta arrotolata e sigillata con una particolare pasta fatta con erbe e frutti di bosco invece che con la cera rossa. Presa la pergamena l'essere magico scomparve e l'incredulità del giovane crebbe a dismisura.

Ma non era ancora finita. Il sigillo apposto alla pergamena non rappresentava nessuna casata conosciuta.Con diffidenza aprì il sigillo e una fresca aria odorosa di bosco si liberò dal foglio arrotolato, l'immaginazione incominciò a macinare irti paesaggi ghiacciati, intricati boschi e contorti tunnel in montagne gigantesche. Poi la lettura del messaggio che così citava:
Buon giorno mio giovane amico,
so che mi hai visto nel prato nemico.
Sei l'uomo che sventa ogni nostro attacco
ma presto capirai chi sarà sotto scacco.

C'è un esercito che è nemico comune
a cui la tua razza non è per niente immune.
Solo con noi tu potrai esser l'eletto,
chissà se il destino sarà stato corretto.

Tra poco il tuo re di farà convocare
e allora il tuo cuore inizierà a palpitare,
cattive novelle avrà egli da dire
e forse tu dopo potrai un po' capire.

In un regno lontano con altri uomini andrai
ma ben presto qualcun traditor scoprirai.
O piccolo uomo tu per noi sei il Messia
sopravvivi alla battaglia e poi vattene via.

Noi del piccolo popolo ti stiamo aspettando,
solo tu potrai sconfigger il nemico che si sta armando.
Lotta per noi e potrai un giorno dir:
"Ora vivremo in pace fino al giorno a venir".
Lama leggeva il manoscritto tenendolo ben aperto davanti a sè, le parole gli entrarono nella mente quasi come una cantilena imparata da bambino. Poteva anche figurarsi le strofe tante ormai le sapeva bene.

Con la mano sinistra si scostò una ciocca di capelli, mentre la mano destra teneva ancora sospesa davanti a sè la pergamena.

Uno scossone lo fece voltare verso un camerata che a lui si rivolse dicendogli con tono di scherno "Certo che qui siamo tutti ubriachi ma tu mi sembri quello più ubriaco di tutti...ti metti a leggere l'aria?!?" Il fetore dell'alito,misto di alcol e carne precedentemente ingeriti, assalì il giovane che si ritrasse con il volto disgustato e senza rispondere guardo dinnanzi a sè. E si accorse di non avere in mano nulla. Lo stupore crebbe e raggiunse livelli altissimi. Ma non era tutto.

Un messo reale entrò e in pompa magna fece zittire l'intera taverna.

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